PIRRO CUNIBERTI POETA DEL SEGNO

La Pinacoteca “G. Campanini” – Le Scuole di Pieve di Cento sabato 15 aprile ore 17:00 inaugurerà una nuova mostra temporanea interamente dedicata all’artista Pirro Cuniberti.

Poeta del segno, dal talento eccezionale, Pier Achille  (Pirro) Cuniberti nasce a Sala Bolognese nel 1923. Grazie alla spinta e all’entusiasmo dei genitori, Zaira Monari ed Emilio Cuniberti, fin da piccolo Pirro inizia a dedicarsi all’attività del disegno, dimostrando immediatamente un grande talento.

Dopo essersi iscritto alla Regia Scuola per le Industrie Artistiche di Bologna, dove segue i corsi di disegno di Ferdinando e Ruggero Rossi, nel 1943 Pirro Cuniberti viene chiamato alle armi. Tuttavia, superati gli anni bui della seconda guerra mondiale, l’artista continua la sua strada nell’apprendimento delle arti e riesce a diplomarsi presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, sotto l’insegnamento di Giorgio Morandi e Giovanni Romagnoli.

Successivamente, Pirro Cuniberti inizia a lavorare come grafico pubblicitario per Ducati, Volkswagen e altri. Decisiva per la sua formazione e carriera artistica è la visita alla Biennale di Venezia (1948), dove Pirro Cuniberti scopre Paul Klee, artista poliedrico e uno dei maggiori esponenti della corrente dell’Astrattismo di primo Novecento. Klee per Pirro è un vero e proprio punto di riferimento, un padre spirituale, il cui segno lo porta alla continua sperimentazione tra disegni, tempere su carta, pastelli e tanto altro. Durante questi anni di grande sperimentazione, in cui la penna a sfera diviene il medium privilegiato  dell’artista, il disegno diviene la sua cifra stilistica: tensioni e sottili vibrazioni sono i termini della sua poetica.

Parallelamente alla carriera di artista si fa strada anche quella dell’insegnamento; nel 1953 Pirro viene chiamato a ricoprire la cattedra di Disegno Professionale nella sezione di Decorazione Pittorica.

Decisiva fu la presentazione di Francesco Arcangeli al Circolo Culturale di Bologna, dove Pirro tiene la sua prima mostra personale; e sono proprio le prime mostre che gli portano i primi riconoscimenti: nel 1956 partecipa alla IX Quadriennale di Roma; nel 1957 viene premiato al XII Premio Spoleto; presenta altre opere alla X e XI Quadriennale di Roma e, successivamente, inizia a collaborare come grafico con Il Resto del Carlino.
L’artista muore a Bologna nel 2016.

Molte delle sue opere sono state donate al Comune di Pieve di Cento e oggi sono esposte in una delle sale permanenti della Pinacoteca Graziano Campanini.