RESISTENZA TERRA: ARRIVA IL BOSCO DIFFUSO DI PIANURA!

Gli amici di “Resistenza terra” da tempo si occupano di iniziative green sul territorio, con particolare attenzione al coinvolgimento dei cittadini, che in maniere differenti posso fare la loro parte per salvare il pianeta. Non “econazisti” come direbbe il buon Jova, ma semplicemente tanti volontari che si impegnano per dare un futuro sostenibile ai nostri figli. Con tantissimo impegno studiano e realizzano iniziative nuove e sempre mirate a valorizzare quelle zone di territorio che normalmente cadono nell’incuria. Ed ecco che attraverso un comunicato ufficiale, ci presentano una nuova iniziativa:

“Ecco un nuovo progetto portato avanti da Resistenza Terra: il Bosco Diffuso di Pianura!
DI COSA SI TRATTA
Un progetto che nasce con l’obiettivo di creare una rete di aree verdi, lasciate a rinaturalizzazione spontanea, su terreni agricoli messi a disposizione da privati. Il progetto Bosco Diffuso di Pianura si realizza quindi grazie all’accordo tra Resistenza Terra e privati che mettano a disposizione superfici di terreno per conseguire la rinaturalizzazione, in cambio di un riconoscimento economico per far fronte alle spese gestionali e fiscali del terreno.
L’idea si sviluppa dall’esperienza pregressa di piantumazioni effettuate da Resistenza Terra, per cui, con il cambiamento climatico e con le temperature in costante aumento, risulta molto complicato mantenere in vita piante da vivaio, nonostante l’impegno di innaffiatura portato avanti della rete dei volontari. La strada della rinaturalizzazione è inoltre supportata dal parere positivo di esperti naturalisti e agronomi che la ritengono una strada da percorrere.
In più, dicono i volontari, che “il progetto nasce così strutturato anche per la mancanza di terreni pubblici piantumabili, nonostante il bando Mettiamo Radici per il Futuro erogato dalla Regione Emilia-Romagna: seppure gli alberi siano donati gratuitamente e in grandi quantità, la difficoltà sta, anche con la volontà da parte delle amministrazioni, con cui abbiamo ovviamente dialogato, nel trovare spazi a disposizione per piantarli, oltre che come già detto, nel mantenimento delle piante stesse, in capo nel nostro caso a una rete di volontariato.”
MA COME FUNZIONA?
La proprietà si impegna a lasciare l’area alla libera evoluzione, non intervenendo o interagendo con lo sfalcio dell’erba o l’eliminazione di alberi o arbusti, con l’introduzione di prodotti chimici o con lavori di qualsiasi tipo che possano disturbare l’evoluzione naturale. Si impegna a rispettare l’habitat che si verrà a creare. Resistenza Terra corrisponderà il contributo forfettario di 350 euro all’anno per ogni ettaro, al fine di risarcire alla proprietà le tasse e le spese di mantenimento e gestione del terreno.
Il primo terreno esiste già: si tratta di un ettaro di terreno a Pieve di Cento. La sottoscrizione dell’accordo è avvenuta il 31/8/22 grazie a Beppe, il primo privato che ha creduto nel progetto.
Al momento si tratta di un campo precedentemente coltivato che ha appena completato l’ultimo ciclo di raccolta, ma le prime querce e altre piante spontanee stanno già nascendo, e il 16 ottobre 2022 ci sarà l’inaugurazione ufficiale di quello che è stato chiamato il Bosco di Beppe in onore del proprietario.
Se volete vedere gli alberi piantati da Resistenza Terra a partire dal 2019 nel territorio di Cento e non solo e le aree del Bosco Diffuso di Pianura, è possibile consultare questa mappa:
Per supportare il progetto, invece, si può fare una donazione tramite questi canali:
IBAN: IT 04 O 05018 02400 0000 16700890 o Paypal: resistenzaterra@gmail.com”