DECORO E ORNAMENTO: STEFANO GALLETTI E LA SCULTURA

Piazza Guercino, così calda ed accogliente, anche quando è avvolta nella nebbia, viene attraversata quotidianamente dai cittadini centesi. È un luogo di incontro e di passaggio, in cui i passi frenetici di chi va al lavoro si mescolano con quelli calmi e sospesi di chi si gode una passeggiata. Ma ogni singola azione avviene sotto lo sguardo eterno ed indiscusso del Guercino. La statua dell’illustre pittore centese, che elegantemente si inserisce e decora lo spazio dell’omonima piazza, dove le architetture si intrecciano e si raccontano, narra in realtà un’altra fase culturale molto importante della città. Il monumento, infatti, fu scolpito dal giovane artista centese, Stefano Galletti (Cento 1832 – Roma 1905), affidatogli dalle autorità comunali.

 

Fig.1 – Piazza Guercino di Cento, foto del Comune di Cento

 

Ed è proprio Stefano Galletti ad essere stato protagonista della conferenza promossa dal Centro Studi Internazionale “Il Guercino”, in collaborazione con il Comune di Cento, che si è tenuta lo scorso 15 gennaio 2022, presso la Sala Zarri del Palazzo del Governatore.

Fig. 2 – Locandina Conferenza, Centro Studi Internazionale Il Guercino

 

Artista e scultore noto più a livello nazionale che nella sua città natale, Stefano Galletti, apparteneva ad una famiglia numerosa che, nonostante le difficoltà economiche, lo supportò costantemente. Il giovane artista riuscì così a compiere gli studi di scultura all’Accademia di Belle Arti, dove fu allievo di Cincinnato Baruzzi, grazie ad un assegno concessogli dall’Amministrazione Comunale. Successivamente, dopo essersi trasferito a Roma per frequentare la famosissima e prestigiosa Accademia di San Luca, Galletti riuscì a consolidare sempre di più la sua carriera artistica, aggiudicandosi committenze importanti, come ad esempio il monumento a Girolamo Savonarola a Ferrara (1875) oppure la Statua della Libertà nella Repubblica di San Marino (1876).
In tutte le sue opere, Stefano Galletti è sempre riuscito a lasciare incisa nella materia, la sua personale interpretazione del personaggio, senza stravolgerne però l’identità.

Fig. 3 – Monumento al Guercino, foto di Irene Fini

 

Ciò emerge con forza, proprio nella concezione del monumento all’illustre pittore centese, che con la mano destra regge un pastello e con la sinistra una tavoletta, mentre ai suoi piedi sono posizionati rotoli di disegni. L’ampio e curato panneggio della veste, tipicamente seicentesca, che delinea e decora la postura così calma e pacata, mostra l’innata abilità artistica di Galletti. L’estro straordinario dello scultore si manifesta anche nella capacità di restituire, ancora oggi, la personalità umile ma allo stesso tempo solenne, non di un centese qualunque, ma del genius loci, Guercino.